Minor rischio di malattie cardiovascolari coi cibi vegetali: tre nuove ricerche
18 settembre 2019

Tre recenti studi scientifici, che hanno preso in esame i dati sulla salute di decine di migliaia di persone, mettono ancora una volta in evidenza come il consumo di carne sia legato a un maggior rischio di malattie cardiovascolari, mentre un maggior consumo di vegetali diminuisca il rischio per queste malattie invalidanti e mortali, tra le maggiori cause di morte nei paesi industrializzati.

Un gruppo di ricercatori ha pubblicato uno studio, sulla rivista scientifica Journal of the American Heart Association, che dimostra l'efficacia della dieta a base vegetale sulla riduzione del rischio cardiovascolare: si parla di una diminuzione del 19%, nei soggetti che seguono questo tipo di dieta.

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I ricercatori hanno confrontato 4 tipologie di diete seguite da una popolazione di oltre 12 mila persone di mezza età, suddivise sulla base della quantità di cibo vegetale contenuto nella dieta. Il risultato trovato è stato che la dieta con una maggior quantità di vegetali fa diminuire fino al 19% il rischio di morte per malattie cardiovascolari e fino al 25% la mortalità complessiva. I ricercatori hanno concluso che questo è probabilmente dovuto al maggior contenuto di fibra e micronutrienti e minor contenuto di grassi saturi delle diete basate sui vegetali.

[Kim H, Caulfield LE, Garcia-Larsen V, Steffen LM, Coresh J, Rebholz CM. Plant-based diets are associated with a lower risk of incident cardiovascular disease, cardiovascular disease mortality, and all-cause mortality in a general population of middle-aged adults. J Am Heart Assoc. 2019;8: e012865.]

Una seconda ricerca prende in considerazione anche il rischio di cancro, oltre che quello di malattie cardiovascolari. Lo studio, pubblicato su JAMA Internal Medicine, è basato su una popolazione di 70.000 persone giapponesi.

E' stato trovato che, sostituendo le proteine animali con quelle vegetali di legumi, cereali e verdure, diminuisce il rischio di morte per malattie cardiovascolari e cancro e in generale migliora la salute a lungo termine: migliora la pressione arteriosa, il peso corporeo e l'insulino resistenza.

[Budhathoki S, Sawada N, Iwasaki M, et al. Association of Animal and Plant Protein Intake With All-Cause and Cause-Specific Mortality. JAMA Intern Med. Published online August 26, 2019.]

La ricerca pubblicata su Nutrients da un gruppo di ricercatori canadesi è invece uno studio di intervento: anziché esaminare i dati già raccolti su una popolazione e poi mettere in correlazione dieta e salute, vengono assegnate specifiche diete a gruppi di persone e si valutano immediatamente gli effetti nel corso di alcune settimane.

I ricercatori hanno chiesto ad alcune persone a rischio di malattie cardiovascolari di aumentare il consumo di vegetali per 12 settimane. I partecipanti sono riusciti a dimagrire di quasi 5 kg in media, ad abbassare i loro livelli di colesterolo e diminuire la circonferenza vita, diminuendo così i fattori di rischio per queste malattie.

Inoltre, i partecipanti hanno trovato più facile seguire la dieta plant-based proposta, rispetto ad altri interventi dietetici, per la possibilità di consumare a volontà varie categorie di cibi vegetali.

[Morin É, Michaud-Létourneau I, Couturier Y, Roy M. A whole-food, plant-based nutrition program: Evaluation of cardiovascular outcomes and exploration of food choices determinants. Nutrition. 2019;66:54-61.]

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